La data presunta del parto a inizio gravidanza sembra sempre un traguardo lontanissimo. Le prime settimane sembrano non passare mai, il tempo scorre a rilento proprio perché il primo trimestre è quello che vorresti volasse in un soffio; sia per la battaglia alla nausea e alla stanchezza, sia per la paura che porta con sé di una gravidanza che potrebbe non proseguire. In breve, dicembre 2023 sembra ancora piuttosto lontano, poi pensandoci... l'estate vola in un battito di ciglia. Tra una decina di giorni entrerò nel 5° mese e mi chiedo come e quando tutte queste settimane siano passate così in fretta.
Non nego che nell'emozione di vivere questa nuova magica esperienza, c'è anche una parte che fa paura. Stiamo per diventare genitori! Partiamo dal presupposto che l'ansia fa parte di me, per cui parto già in svantaggio, anche se penso che avere paura sia qualcosa di naturale. Mi piace pensare che una volta che la nostra bimba sarà con noi e crescerà, tutto sarà più naturale, non voglio dire "semplice", ma più naturale sì. In fondo la nostra vita, i nostri ritmi saranno stravolti, letteralmente.
La cosa che in questo momento mi manca di più è avere qualcuno con cui condividere questa parte più "mentale" della gravidanza. Tra le cose che in questo momento mi rendono più ansiosa:
- Se sarò una brava mamma;
- Se riuscirò a conciliare al meglio il lavoro e la cura della bimba;
- Trascurare la vita di coppia;
Credo che queste paure facciano parte di molte quasi-mamme, ed è del tutto naturale. Quando in passato mi immaginavo un figlio, non pensavo molto al percorso per diventarlo, la gravidanza e tutte le sue sfaccettature psicologiche e fisiche. La descrivono come dolce attesa, ma penso che dietro questa attesa ci sia un mondo. Quando ancora non si aspetta il proprio bambino, si incontrano donne in gravidanza non si pensa mai (ovviamente!) a tutto quello che c'è dietro quella pancia tonda tonda...

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