Non ho avuto molto tempo per ragionare su cosa spinga una donna, ma se fosse stato un uomo sarebbe stata la stessa cosa, a reprimere quel pensiero di cedere il posto a sedere considerando il numero di persone che avrei avuto davanti prima di fare il mio prelievo. Davvero non riusciamo ad empatizzare con una donna incinta o con una persona anziana?
Lo stesso accade sui treni e sugli autobus. Quello che vorrei insegnare a mia figlia è proprio questo, imparare a prendersi cura degli altri, partendo da piccoli gesti di gentilezza.
Fai agli altri quello che vorresti fosse fatto a te.
Durante la gravidanza ho avuto anche incontri positivi: corrieri che mi portano i pacchi alla porta perché si ricordano che sono quella col panzone o signori anziani (anzianissimi!) che si sentono in colpa per aver avuto la priorità ed essermi passati davanti a uno dei tanti prelievi del sangue. Insomma, allora qualcuno di cuore c'è ancora...mi piace pensarlo. Un giorno le persone come la ragazza di oggi invecchieranno o saranno incinta e forse avranno una prospettiva differente della cura che gli altri avranno nei loro confronti.

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